L’esordio più spettacolare dell’universo

Altro che l’arrivo di Iron Man nel primo “Avengers” o l’entrata in scena di Darth Vader con mantello svolazzante: l’esordio più clamoroso della storia non è accaduto al cinema, ma 13,8 miliardi di anni fa, con il Big Bang. Niente luci, niente pubblico, eppure è andato in scena l’inizio di tutto: Universo, spazio, tempo… boom! Sipario aperto. 

Cosa c’era prima del Big Bang? Beh bella domanda, in realtà non possiamo nemmeno parlare di un prima perché il tempo stesso è nato in quell’esordio è come chiedersi “cosa c’è al Nord del Polo Nord?”. Eh no non è trucco Jedi: è fisica.   All’inizio l’Universo era in uno stato indescrivibile una specie di punto infinitamente denso e caldo chiamato singolarità. Non c’era  ancora nulla: nessuna stella, nessun pianeta, nessuna galassia, nessun “là fuori”, nessun “quando”, nessun “dove”e  poi, all’improvviso, qualcosa accade. In una frazione piccolissima di secondo, quel punto  ha cominciato ad espandersi  e secondo le teorie più accreditate lo sta facendo ancora oggi. 

Nei primissimi istanti dopo il Big Bang (parliamo di meno di un milionesimo di miliardesimo di secondo), l’universo era una “zuppa bollente” di energia pura, troppo calda per permettere la formazione di atomi o particelle stabili, ma via via che si espandeva e si raffreddava iniziarono a formarsi  le prime particelle: dopo pochi secondi iniziarono a fare il loro esordio sul palco  protoni e neutroni, dopo qualche minuto i primi nuclei semplice dell’Idrogeno e dell’Elio. Solo dopo 380,000 anni  anche gli elettroni iniziarono ad unirsi ai nuclei formando i primi atomi. A questo punto l’universo era abbastanza freddo e molto meno denso da permettere alla luce di muoversi. La radiazione, che da quel momento ha potuto propagarsi, è ancora oggi visibile si chiama radiazione di fondo cosmico.

Nei milioni e miliardi di anni successivi, la forza di gravità ha fatto il suo lavoro: ha attirato la materia, creando grumi sempre più grandi che sono diventati stelle, galassie e ammassi di galassie.

Le prime stelle hanno acceso la luce nel cosmo. All’interno di queste fornaci, l’idrogeno si è fuso per creare elementi più pesanti, come ossigeno, carbonio, ferro… le basi della chimica della vita e quando queste stelle sono esplose, hanno sparso questi elementi nello spazio, pronti a formare nuovi sistemi, nuovi mondi. Il nostro Sole, il nostro Sistema Solare, la Terra e persino noi stessi, siamo il risultato di quella catena di eventi.  “Siamo fatti della stessa materia delle stelle.”…e no, non l’ha detto Yoda. L’ha detto Carl Sagan. 

Oggi, l’universo continua ad espandersi. E con sorpresa degli scienziati, lo sta facendo sempre più velocemente. È come se qualcuno avesse premuto l’acceleratore e poi si fosse dimenticato di mollarlo. A spingere questa espansione è qualcosa di misterioso, invisibile e potentissimo, che gli studiosi hanno battezzato energia oscura. Una forza che permea tutto il cosmo, domina l’universo… ma che ancora non capiamo. Sì, sì, lo so che ci avete pensato: “È la Forza!”.
Eh no. Mi spiace nessun Jedi e nessun Sith. Questa roba qui non solleva astronavi ma spinge intere galassie a scappare l’una dall’altra. Altro che lato oscuro: questo è il lato sconosciuto dell’universo.