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Direttore di Condi-Visioni, dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione, giornalista pubblicista, autore e compositore, produttore artistico, ha curato nel tempo l’attività di produzione discografica e la direzione artistica di numerosi eventi culturali e concerti di musica leggera.

Ingegnere Informatico convinto che l’informazione, la comunicazione, la cultura possano aiutare la crescita personale e la crescita sociale del nostro paese.

Laureato in Sociologia e Filosofia, si occupa di Informatica dai primi anni ’80, con significative esperienze nel settore ICT presso importanti aziende, tra cui il gruppo Olivetti, dove ha partecipato allo sviluppo di importati progetti di trasformazione ICT per il settore pubblico.

Attualmente impiegato presso la Pubblica Amministrazione, é certificato come Project Manager dal Project Management Institute (PMI), continua ad approfondire i suoi interessi ed i suoi studi nelle scienze umane e sociali.

Iscritto come socio all’ ANS – Associazione Nazionale Sociologi  ed alla SFI – Società Filosofica Italiana (sezione Romana), sta seguendo attualmente un percorso di consulenza e pratiche filosofico-sociali presso l’Università di Roma3.

In Condi-Visioni Walter ricopre il ruolo di Vice Direttore.

Giornalista, scrittrice, capo ufficio stampa, ha studiato a Roma dove ha vissuto per trent’anni collaborando con La Repubblica nella sezione viaggi e cultura. Autrice di due romanzi (Le apparenze e Skandha) e di una silloge di poesie (Se perdo me) ha collaborato con numerose case editrici per la stesura e la pubblicazione di racconti, favole, prefazioni, recensioni e guide turistiche.

Madre di tre figlie, Chiara, Maria ed Iris, vive a Lugano dove ha ideato e curato corsi di Inventastorie, poesia, giornalismo e teatro per bambini. Grande appassionata di viaggi, entusiasta, instancabile, curiosa, attenta osservatrice dei cambiamenti e degli effetti su ambiente e persone, studiosa, lettrice e molto poco sportiva, racconta storie raccolte in giro per il mondo in equilibrio tra realtà, ironia e fantasia.

Giovanna è Vice Direttore di Condi-Visioni ed è pronta a raccontare questo nuovo mondo che cambia.

Artista di tante sfaccettature e di tante curiosità, Loretta inizia molto presto a recitare: a 6 anni recita con il fratello Kim in “Fatti di gente per bene” e da lì inizia la sua carriera che la vede esibirsi come soubrette, al Bagaglino o al Puff, o come danzatrice nella sua compagnia, le “Belly Jazz Bell”. Ma anche attrice in ruoli brillanti, scrittrice e fotografa, come per il suo libro che tratta di reincarnazione, carnalità e spiritualità.

Un percorso di vita sempre guidato dall’anticonformismo, un attitudine di intolleranza al compromesso nella carriera di attrice, una buona dose di coraggio a crescere i due figli da sola, la convinzione di essere guidata da un ordine cosmico divino attraverso la meditazione, gli studi del misticismo orientale, la danza , la scrittura e la recente voglia di prendere posizione e ribellarsi alle ingiustizie sociali e alla mentalità retrograda e razzista dilagante. 

Loretta in Condi-Visioni tiene la rubrica “DireAgire” dove racconta le sue riflessioni sul mondo attuale, con la sua fortissima voglia di superare le mentalità chiuse, aprendo un dialogo e una via da percorrere, che unisce il “Dire” all'”Agire”.

Nasce a Roma il 10 gennaio 1949. È scrittore, storico e critico musicale, ideatore di riviste e di progetti socio culturali. Un percorso umano, culturale ed artistico che parte la metà degli anni ’70, dove inizia a collaborare con le prime radio private che lo porteranno a cooperare poi in trasmissioni Rai, radio e televisive. Con il suo forte spirito innovatore e coraggioso, ha collaborato nel tempo con i più importanti critici e storici musicali, tra i quali Red Ronnie e Dario Salvatori. Le sue interviste e i suoi articoli, pubblicati nei suoi libri e nelle sue riviste che saranno riproposte da Condi-Visioni nella sua rubrica “Musica & Memoria”, sono diventate un “cult” per l’esclusività delle risposte dei personaggi intervistati e per la sottigliezza della forza delle domande a loro rivolte; gli articoli invece guideranno il lettore alla scoperta di personaggi e canzoni con molti retroscena inediti e interessanti.

Laureata in Sociologia, Giurisprudenza e Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense, Psicologa, attualmente impiegata presso la Pubblica Amministrazione. Da sempre affascinata dai temi e dagli interrogativi che ci pone la società in cui viviamo, interessata alle dinamiche che riguardano l’individuo con la sua personalità nella comunità-contesto di appartenenza, in un mondo sempre più globalizzato. Mamma di due splendide ragazze e anche per questo molto attenta alle problematiche che riguardano il futuro delle nuove generazioni.

Elena in Condi-Visioni, con i suoi articoli, apporta una visione “al femminile”, proiettata alle prossime generazioni, per farci vedere l’altra metà del cielo.

Insegnante, nasce a Latina, ha vissuto da bambina a Sonnino, ma ha scoperto presto il richiamo del mare, tra Ponza e Sabaudia.

Ama scattare fotografie, che definisce “semplici illusioni… desideri che forse mai si esaudiranno… fermare per un istante la corsa del tempo… cogliere il silenzio nella tempesta… scoprire la pioggia battente negli assordanti silenzi di un volto, di uno sguardo, di un sorriso… domande, arrovellamenti, incertezze… in cui amo perdermi… cosa sarebbe accaduto se avessi scattato solo qualche istante più tardi…? sarebbe stata la stessa foto? quali colori avrei catturato? quali sapori avrei annusato?”.

Curerà per Condi-Visioni la rubrica “Scatti & Frammenti” ed interviste ad autrici italiane.

Giorgia Salvucci ha conseguito la Laurea in Astronomia e Astrofisica presso l’Università La Sapienza e il Master di secondo livello in Scienza e Tecnologia spaziale presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ha lavorato come investigatore dei marker trend dei satelliti in Thales Alenia Space Italia (TASI), autore principale e sviluppatore del progetto di ricerca vincitore del concorso regionale “Torno Subito”, in collaborazione con l’Università del Salento, sull’analisi dei dati della topografia satellitare, sull’applicazione delle tecniche di telerilevamento per monitorare le aree archeologiche e sulla gestione dei dati nel sistema GIS (Geographic Information System). Attualmente è sostenitrice dello sviluppo e del controllo dei prodotti di precipitazione del programma internazionale EUMETSAT – ITAF “Satellite application tool for supporting operational hydrology and water management (H-SAF)”.

Sono le chiavi di casa buttate sulla cassettiera all’ingresso. Sono un vinile che gira: vibrazioni e musica. Sono un treno che deraglia. Il sogno che vuoi ricordare al mattino e che scivola via sperdendosi nel rumore del traffico. Sono quello che fai quando nessuno ti guarda. Un’adorabile imperfezione. Il mascara che ti finisce nell’occhio quando sei in ritardo. Sono i buoni propositi di fine anno e la mano che rimanda la sveglia 6 volte prima di alzarsi. Sono un sorriso di denti storti incorniciati da un rossetto corallo. Sono un cane che piscia sul muro della vita per lasciare un segno del suo passaggio. Sono il peso del mondo che ti trascini in ufficio o in fabbrica il lunedì mattina. Quel senso di paralisi quando ti tuffi nel torrente ghiacciato in piena estate per dimostrare quanto tu sia imperturbabile. Sono ciascuna delle persone che osservi per la strada. E quel nome che non riesci mai a ricordare. Sono quella risata al ristorante che ti fa girare la testa e non sai se ridere o se essere indignato. Sono la nostalgia dell’inverno per la vita. Sono lo scoglio instancabile e l’onda selvaggia e caparbia. La multa sul parabrezza.

Sono un istante che si trascina. Un’anima che ama e un corpo che si abbandona all’abbraccio del tempo che logora e consuma. Sono ciò che non ero prima. Forse, per un istante, sarò ciò che tu vorrai. O ciò che temi. O ciò che sei. 

Il mio nome è Letitia Vasile. Non amo definirmi, sono in continuo mutamento e in continua ricerca. Non sono il mio lavoro, né la mia famiglia. A rappresentarmi meglio sono le mie emozioni. Amo dell’essere umano la sua paternità artistica, l’inconsapevole forza interiore e la sua empatia. Sono una viaggiatrice curiosa. Mi spaventa tutto ciò che è piatto e definito. Amo perdermi e anche leggere. La scrittura, invece, è proprio un bisogno fisiologico, che non posso che assecondare.