Archive for Febbraio, 2020

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Una maratoneta in prima linea per la difesa dei detenuti.

Questo il link per visionare il c.v. della garante delle persone private della libertà del comune di Roma: http://www.affaritaliani.it/static/upload/cv-g/cv-gabriella-stramaccioni.pdf, informazioni rivelatrici delle importanti competenze di Gabriella Stramaccioni, il cui destino ho avuto la fortuna di incrociare, ritrovandomi a lottare fianco a fianco con lei per il rispetto dei diritti umani.

La mia rubrica si onora di ospitare un’intervista ad una donna che dice ma, soprattutto, agisce. Al contrario di figure istituzionali e di garanzia simili alla sua, Gabriella è sul campo in prima persona, si sporca le mani, si espone! Non sorprende il fatto che il nostro incontro, proprio quando cominciavo a perdere colpi nella battaglia contro la detenzione illegale di mio figlio, sia avvenuto grazie ad un ex detenuto e compagno di cella di Giacomo. Una volta uscito dal carcere, questo ragazzo, regista di un incontro prezioso, mi scrisse su Facebook: ”Ecco il numero di telefono di una persona che può aiutare suo figlio, una persona di cuore”. Cuore inteso come empatia ma anche come coraggio, aggiungo io. Ma vorrei conoscerla meglio attraverso qualche domanda, considerando che durante i nostri impegni condivisi, proficui ma sempre un po’ affannati (conferenze stampa, trasmissioni, il convegno di denuncia sulla situazione delle Rems), l’unica domanda personale che mi è “scappata” è stata se lei fosse madre o no. Questo perché, nel vederla agguerrita e grintosa, pur nella sua grazia e delicatezza, mi son sempre domandata dove prendesse quella forza. La sottoscritta, definita in qualche occasione “madre coraggio” per ciò che sta portando avanti, accusa momenti di totale senso d’impotenza, la tentazione di gettare le armi. Quando sento le mie energie prosciugarsi però, ricevo una “ricarica” che mi fa rialzare, solo perché sospinta dall’amore infinito che ho per mio figlio. Come fa lei? Gabriella ha tanti “figli” dimenticati dal mondo, gli ultimi e le ultime, quelli che:” se finisci in carcere e non hai i soldi per l’avvocato e una famiglia dietro, lì dentro sei finito”.

[Immagine fornita dall’Autrice]

Gabriella, vuoi dirmi qualcosa al riguardo, le persone di cui difendi i diritti, sono un po’ come figli per te?

Vedere ed incontrare tante e tanti ragazzi giovani in carcere non può non interrogarti sul senso delle opportunità e della cultura. Purtroppo tanti ragazzi non hanno la percezione esatta di quello che significa trasgredire le regole e/o soprattutto cosa significa usare e spacciare droga. Cerco di mantenere sempre la giusta distanza negli incontri e nell’attenzione delle persone detenute che chiedono un aiuto. Solo la “giusta distanza” può aiutare a trovare soluzioni razionali e non dettate da emotività.

Dal 2017 sei garante delle persone private della libertà del comune di Roma, particolarmente attiva presso Rebibbia nuovo complesso con varie iniziative, alcune delle quali di particolare successo, quindi non solo bocconi amari, mi sbaglio?

È una esperienza importante di cui ringrazio la Sindaca per avermi scelto (dopo bando pubblico). Una esperienza sicuramente faticosa ed impegnativa, che richiede un surplus di attenzione. Per me rappresenta una tappa importante del mio percorso dove cercare di convogliare le esperienze fino a qui acquisite e metterle a disposizione delle persone che ne hanno più bisogno. Un importante risultato lo abbiamo raggiunto con i lavori di pubblica utilità che sono diventati una buona prassi anche a livello internazionale.

Se potessi decidere tu, quali cambiamenti immediati apporteresti in particolare a Rebibbia?

Sicuramente rafforzerei la parte sanitaria e la cura per coloro che arrivano in carcere per motivi legati alle loro condizioni sociali.

Grazie Gabriella, a presto con altri risultati del tuo importante apporto nella garanzia del rispetto dei diritti umani e non solo, buon lavoro!

Molti non sanno che il Ministero dello Sviluppo Economico  elabora e attua le politiche dei consumatori anche in ambito europeo.

La politica dell’UE per i consumatori agisce nel modo seguente:

  • protegge i diritti dei consumatori attraverso la legislazione, anche aiutando a risolvere le controversie con gli operatori commerciali in modo rapido ed efficiente (ad es. tramite la risoluzione alternativa delle controversie e i centri europei dei consumatori)
  • assicura che i diritti dei consumatori vengano adeguati all’evoluzione dei mercati, anche in riferimento a all’economia digitale, all’energia e ai servizi finanziari
  • garantisce la sicurezza dei prodotti acquistati all’interno del mercato unico (attraverso il Rapex, un sistema europeo di allerta rapido per i prodotti pericolosi)
  •  aiuta a effettuare scelte basate su informazioni chiare, accurate e coerenti, anche in riferimento agli acquisti online.

Quali sono le Reti Europee

L’ECC-Net (European Consumer Center Network) è una rete europea che fornisce gratuitamente assistenza e consulenza ai consumatori sui loro acquisti transfrontalieri, sia online sia attraverso uffici sul territorio.

È presente nei 28 Stati membri dell’UE, più Norvegia e Islanda ed è cofinanziato dalla Commissione europea e dai governi nazionali (per l’Italia il Ministero dello Sviluppo Economico) nell’ambito della politica europea per aiutare tutti i cittadini europei a trarre vantaggio dal mercato unico.

ECC fornisce assistenza su vari argomenti di consumo popolari (acquisti online, diritti aerei passeggeri, noleggio auto, frodi, multiproprietà, vacanze, ecc.) fornendo consulenza sui diritti dei consumatori, aiutando a risolvere una controversia con un commerciante con sede in un altro Paese dell’UE, Islanda o Norvegia o reindirizzando ad altro organismo competente.

Il Centro ECC-Net Italia, nella sua struttura attuale, è operativo in due sedi, una centrale a Roma (Adiconsum) ed una a Bolzano (CTCU).

Il CPC Network (Consumer Protection Cooperation Network) è una rete di cooperazione per la protezione dei consumatori composta dalle autorità responsabili dell’applicazione delle leggi UE sulla protezione dei consumatori nei paesi dell’UE , Norvegia e Islanda.
In Italia l’Ufficio di collegamento unico (Single Liaison Office), che garantisce il coordinamento delle autorità nazionali competenti per materia, è il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’autorità di un paese in cui i diritti dei consumatori sono violati può chiedere al proprio omologo del paese in cui il commerciante ha la sede legale di intraprendere azioni per porre fine alla violazione del diritto. Ciascuna autorità dispone di poteri minimi per garantire una cooperazione regolare, che includono la facoltà di ottenere le informazioni e le prove necessarie per affrontare le infrazioni all’interno dell’UE, effettuare ispezioni in loco, richiedere la cessazione o vietare l’infrazione commessa fino ad imporre alle imprese sanzioni amministrative o pecuniarie.

La Novità:
È #YOUREURIGHT, SAPERNE DI PIÙ E ACQUISTARE IN MODO
INTELLIGENTE

Chiunque vorrebbe avere ragione in una controversia. Ma quando si tratta dei tuoi diritti EU come consumatore, puoi agire in modo efficace solo se li conosci. Qui puoi scoprire altre informazioni su quali sono questi diritti, su come farli valere e quali azioni sono necessarie per dirimere una controversia. Se hai un problema con la tua banca, se sei vittima di una pubblicità ingannevole oppure se hai acquistato un prodotto difettoso o non sicuro, i tuoi diritti UE esistono proprio per renderti un consumatore felice, sicuro e soddisfatto.

Il cuore della campagna YOUREURIGHT si concentra su quattro diritti dei consumatori:
• i diritti di restituzione dei beni acquistati online entro quattordici giorni
• la riparazione o la sostituzione gratuita dei beni difettosi
• la pubblicità ingannevole
• i contratti senza clausole abusive.

Con numerose opzioni, questo sito
web:https://europa.eu/youreuright/about_it
ti mostra come usare #yourEUright contro prodotti difettosi, pratiche commerciali non corrette da parte di rivenditori dettaglio, produttori, fornitori di servizi, tour operator e banche. Gli strumenti a tua disposizione vanno da procedimenti informali online alla risoluzione delle controversie offline. Su questo sito web puoi scoprire le esperienze di altri consumatori e come hanno risolto le loro controversie grazie a questi strumenti.
Questo sito web vuole far presente che se hai una controversia con un’impresa, puoi difendere i tuoi diritti in vari modi. Ti aiuta anche prima dell’acquisto, con informazioni online che ti spiegano a cosa prestare attenzione: https://europa.eu/youreuright/i-have-issue_it

In Italia l’Ufficio competente è: Divisione IX – Politiche europee ed internazionali, cooperazione amministrativa europea e riconoscimento titoli professionali.

La nuova tecnologia spaziale permette l’osservazione di zone sempre più remote dell’universo, aumentando la possibilità di scoprire nuovi corpi celesti.
Negli ultimi anni hanno catturato l’interesse di astronomi, astrofisici e appassionati gli ESOPIANETI. La radice “eso” del loro nome indica che sono pianeti “stranieri”, che non appartengono al “nostro” sistema solare.

[ Da web exoplanets.nasa.gov ]

Un sistema solare è un sistema di corpi celesti che interagiscono tra loro, al centro delle interazioni c’è una stella, nel caso del “nostro” sistema c’è il Sole. Essi interagiscono attraendosi gravitazionalmente. Immaginiamo che questi corpi siano poggiati su un tappeto elastico come delle palle abbastanza pesanti da deformarlo. Il tappeto elastico rappresenta quello che scientificamente si chiama lo spazio-tempo, il corpo con più massa, la stella, provoca nello spazio-tempo la deformazione più grande e costringe così gli altri corpi a ruotare intorno ad essa.

[ dal sito exoplanets.nasa.gov ]

Ad oggi gli astronomi hanno trovato circa 500 sistemi solari e stimano che nell’universo potrebbero essercene circa 100 miliardi. Lo studio degli esopianeti richiama l’interesse di molti perché alcuni di essi potrebbero essersi trovati in posizioni tali da creare le stesse condizioni Terra.

[ Immagini dal Web ed elaborate ]

Esiste infatti una distanza tra pianeta e stella che viene chiamata fascia abitabile, questa è la distanza per cui sul pianeta si potrebbero presentare le condizioni atmosferiche e superficiali che favoriscono lo sviluppo della vita.  Per questo motivo la scoperta di nuovi sistemi solari spesso genera cascate di notizie fantasiose, purtroppo spesso senza nessun nesso scientifico.
Quante volte abbiamo letto “scoperta gemella della Terra”?, alla base di queste notizie c’è sempre una piccola similitudine tra Terra ed esopianeta, ad esempio lo scorso 6 gennaio la NASA sul suo sito dedicato agli esopianeti ha annunciato che il nuovo telescopio Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) ha osservato un esopianeta orbitante intorno alla stella TOI 700 (https://exoplanets.nasa.gov/news).
Sul sito si legge che l’esopianeta ha dimensioni simili a quelle terrestri e si trova nella fascia abitabile. Le notizie apparse su alcuni siti web e giornali i giorni seguenti avevano titoli del tipo “Scoperta una sorella della Terra”, “La Terra ha una sorella” … Questo è solo un esempio di come spesso le notizie scientifiche vengono immerse nel mistero e nella fantasia. Fantasticare su cose che non si conoscono ancora bene, perché in fase di studio certo non è reato, anzi spesso sono spunto di bellissimi film di fantascienza, ma la parte scientifica della notizia, che è intrinsecamente oggettiva, dovrebbe, a mio parere, essere preservata, soprattutto per non confondere le idee di chi legge. Divulgare la scienza per chi la studia spesso non è facile e non trovo giusto che dopo tanto sforzo da parte di chi si promuove per divulgarla si riportino notizie che a volte più che scientifiche sono fantascientifiche.