I corpi esotici dell’universo accendono la fantasia

La nuova tecnologia spaziale permette l’osservazione di zone sempre più remote dell’universo, aumentando la possibilità di scoprire nuovi corpi celesti.
Negli ultimi anni hanno catturato l’interesse di astronomi, astrofisici e appassionati gli ESOPIANETI. La radice “eso” del loro nome indica che sono pianeti “stranieri”, che non appartengono al “nostro” sistema solare.

[ Da web exoplanets.nasa.gov ]

Un sistema solare è un sistema di corpi celesti che interagiscono tra loro, al centro delle interazioni c’è una stella, nel caso del “nostro” sistema c’è il Sole. Essi interagiscono attraendosi gravitazionalmente. Immaginiamo che questi corpi siano poggiati su un tappeto elastico come delle palle abbastanza pesanti da deformarlo. Il tappeto elastico rappresenta quello che scientificamente si chiama lo spazio-tempo, il corpo con più massa, la stella, provoca nello spazio-tempo la deformazione più grande e costringe così gli altri corpi a ruotare intorno ad essa.

[ dal sito exoplanets.nasa.gov ]

Ad oggi gli astronomi hanno trovato circa 500 sistemi solari e stimano che nell’universo potrebbero essercene circa 100 miliardi. Lo studio degli esopianeti richiama l’interesse di molti perché alcuni di essi potrebbero essersi trovati in posizioni tali da creare le stesse condizioni Terra.

[ Immagini dal Web ed elaborate ]

Esiste infatti una distanza tra pianeta e stella che viene chiamata fascia abitabile, questa è la distanza per cui sul pianeta si potrebbero presentare le condizioni atmosferiche e superficiali che favoriscono lo sviluppo della vita.  Per questo motivo la scoperta di nuovi sistemi solari spesso genera cascate di notizie fantasiose, purtroppo spesso senza nessun nesso scientifico.
Quante volte abbiamo letto “scoperta gemella della Terra”?, alla base di queste notizie c’è sempre una piccola similitudine tra Terra ed esopianeta, ad esempio lo scorso 6 gennaio la NASA sul suo sito dedicato agli esopianeti ha annunciato che il nuovo telescopio Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) ha osservato un esopianeta orbitante intorno alla stella TOI 700 (https://exoplanets.nasa.gov/news).
Sul sito si legge che l’esopianeta ha dimensioni simili a quelle terrestri e si trova nella fascia abitabile. Le notizie apparse su alcuni siti web e giornali i giorni seguenti avevano titoli del tipo “Scoperta una sorella della Terra”, “La Terra ha una sorella” … Questo è solo un esempio di come spesso le notizie scientifiche vengono immerse nel mistero e nella fantasia. Fantasticare su cose che non si conoscono ancora bene, perché in fase di studio certo non è reato, anzi spesso sono spunto di bellissimi film di fantascienza, ma la parte scientifica della notizia, che è intrinsecamente oggettiva, dovrebbe, a mio parere, essere preservata, soprattutto per non confondere le idee di chi legge. Divulgare la scienza per chi la studia spesso non è facile e non trovo giusto che dopo tanto sforzo da parte di chi si promuove per divulgarla si riportino notizie che a volte più che scientifiche sono fantascientifiche.